Dorothea Wierer
Orgogliosamente italiana e campionessa olimpica di biathlon, punta ai Mondiali 2020
Dorothea Wierer, la campionessa della squadra italiana del Biathlon che ha abituato il pubblico a vittorie, riprese fantastiche e risultati duraturi, ha una meta precisa, dopo una carriera ricca di successi: arrivare ai Mondiali 2020 che si giocheranno “a casa mia”, come dice lei, ad Anterselva in Alto Adige. “Poi – aggiunge -, si vedrà”. A quel punto i trent’anni si vedranno da vicino e bisognerà verificare che ne dice il fisico e la motivazione.
Da qui ad allora, però, la grinta e la volontà di regalare ancora magnifiche vittorie e imprese a se stessa e al suo amplissimo pubblico sono tutte integre. Carburante prezioso per intraprendere le stagioni impegnative che l’attendono, come quella che si è aperta a inizio dicembre in Slovenia e che proseguirà lungo il 2019 con una trentina di gare. “Un periodo per il quale ci prepariamo tutta l’estate – racconta la campionessa -, con un allenamento impegnativo che ci consente di affrontare sia lo sforzo atletico, sia la fatica di continui spostamenti e competizioni”. Un aspetto, questo dei continui viaggi in diverse parti del mondo, che Dorothea apprezza nonostante lo stress che comporta. “Ho potuto così vedere e conoscere tanti ambienti e culture diverse e tornare a casa sempre più felice e consapevole del tanto bene che abbiamo in Italia – sottolinea -, rispetto a quello che c’è nel mondo. Sono orgogliosamente italiana”.
Parte di quella Italia “più”, di coloro cioè che ce l’hanno fatta nella propria professione e che stanno dando prestigio ai colori italiani, Dorothea ricorda che la sua passione per lo sport è nata in casa, promossa da genitori sportivi che l’hanno naturalmente accompagnata in questo mondo attraverso le gite e le arrampicate in montagna. Poi l’introduzione al Biathlon, la disciplina del suo territorio e per la quale ha dimostrato sin dall’inizio un naturale talento. La possibilità di frequentare un liceo sportivo l’ha aiutata a coniugare studio e attività agonistica negli anni importanti della formazione. L’ingresso poi nelle Fiamme Gialle le ha consentito di proseguire con determinazione e tranquillità nell’obiettivo di macinare traguardi su traguardi. “Le due medaglie olimpiche, bronzo nella staffetta mista a Soci nel 2014 e a Pyeongchang nel 2018, sono tra i ricordi più belli – ricorda -, insieme al traguardo che ho tagliato per prima tre anni fa nella mass start di Canmore, in Canada”.
Essere sempre nelle prime posizioni della classifica mondiale non è facile, “perché le pressioni sono molte”, confida Dorothea, che per ora, però, non ha nessuna intenzione di lasciarle.
Nata a Brunico il 3 aprile 1990, è entrata in nazionale nel 2007.
Oro ai Mondiali giovanili in Germania nell’individuale (2008), conquista nel 2014 a Pokljuka il primo podio in Coppa del Mondo. Bronzo nella staffetta ai Mondiali di Kontiolahti (Finlandia) 2015 e a Pyeongchang nel 2018.