Il cavallo murgese e l’asino di Martina Franca: due simboli intramontabili
Le iniziative della Regione Puglia per la tutela del territorio
Un patrimonio vivo, radicato nella storia rurale e nella cultura agricola pugliese, ma anche una risorsa strategica per il futuro del territorio: il cavallo murgese e l’asino di Martina Franca rappresentano due simboli della biodiversità animale regionale che negli ultimi anni hanno trovato nuove forme di valorizzazione, dalla promozione turistica fino al riconoscimento nelle più importanti manifestazioni fieristiche del settore equestre.
Il 2025 segna un passaggio storico: il cavallo murgese festeggerà il centenario della nascita della razza, con una serie di eventi che hanno preso il via il 28 marzo scorso con la presentazione del progetto “Il cavallo murgese: autentica Puglia in masseria”. L’iniziativa, promossa dalla Regione Puglia con il supporto di Pugliapromozione e organizzata da Netferrry insieme a diciotto partner tra comuni, aziende agricole e masserie, offre un itinerario di nove giornate in località chiave come Martina Franca, Santeramo in Colle, Mottola, Ostuni e Foggia.
L’obiettivo è duplice: celebrare una razza che affonda le radici nella tradizione contadina pugliese e, al tempo stesso, creare un prodotto turistico capace di attrarre visitatori nazionali e stranieri interessati a un’esperienza autentica tra paesaggi, masserie storiche e biodiversità. La centralità di questi animali, però, non riguarda soltanto iniziative come questa. Da anni la Regione Puglia lavora per rafforzare la tutela e la conservazione del cavallo murgese e dell’asino di Martina Franca, consapevole del loro valore non solo zootecnico, ma anche culturale ed economico.
“Assicurare la salvaguardia del patrimonio genetico di queste razze autoctone significa preservare una parte fondamentale della nostra storia agricola - afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia - Non a caso, la Puglia è stata protagonista della 126a edizione della FieraCavalli che si è tenuta a Verona dal 7 al 10 novembre 2024, con un convegno dedicato proprio alla tutela delle razze equine autoctone italiane”. FieraCavalli, storica vetrina internazionale, ha già riservato negli anni scorsi importanti soddisfazioni agli allevatori pugliesi. Nel 2021, la regione è salita sul podio conquistando il primo premio tra le regioni in gara e collezionando vittorie con quattro cavalli agricoli da tiro. Risultati che, come sottolineato dallo stesso Pentassuglia, rappresentano un giusto riconoscimento agli sforzi degli allevatori e delle associazioni di tutela nel selezionare e preservare in purezza le razze equine. Dietro a questi traguardi si cela una filiera fatta di competenze, passione e investimenti, sostenuta anche dal Programma di Sviluppo Rurale e dal lavoro dell’Istituto Incremento Ippico di Foggia, attore fondamentale nelle politiche di valorizzazione.
La sfida, oggi, continua: da un lato, mantenere intatto un ecosistema fatto di biodiversità e tradizione; dall’altro, aprire nuove strade di sviluppo legate all’ippoturismo, alla promozione agroalimentare e al mercato internazionale. Non a caso, le iniziative a Verona abbinano i momenti di confronto tecnico-scientifico a cooking show dedicati ai prodotti Dop e Igp pugliesi, a testimonianza di un modello integrato che lega la tutela delle razze equine alla narrazione enogastronomica e territoriale. Il cavallo murgese e l’asino di Martina Franca, dunque, non sono soltanto animali da allevamento, ma veri ambasciatori di un’identità. Proprio ai due animali è dedicata la proposta di un docufilm dal titolo “Di nobiltà e resilienza”, firmato da Tancredi Di Paola. Si tratta di un omaggio alle peculiarità del cavallo e dell’asino, che rispecchiano l’anima del territorio pugliese. La loro valorizzazione, oggi, si traduce in una scelta politica e culturale che li vedrà protagonisti nel rappresentare la Puglia nel mondo.