Scuola, consapevolezza e senso civico
di Giuseppe Lai
Il Dr. Giuseppe Lai coordinatore di Italia Più " la rivista dei comuni e del territorio" una delle testate di riferimento del Gruppo Publiscoop distribuita in direct mailing e in edicola con l'autorevole quotidiano Il Sole 24 Ore, interviene presentando la nuova edizione di dicembre 2021.
Viviamo un’epoca articolata, che sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari ed economici di tutto il mondo. Non solo, il protrarsi della pandemia sta creando pericolose spaccature nel tessuto sociale che non lasciano presagire niente di buono. Aggressioni a giornalisti e poliziotti, invito alla disobbedienza molto spesso fomentato sui social e scene di devastazione sono immagini alle quali purtroppo ci stiamo abituando. Non è il tempo delle divisioni sociali, ma quello della consapevolezza e del senso civico che dovrebbe illuminare il nostro pensiero. Mi viene in mente, al riguardo, il discorso sulla Costituzione che Piero Calamandrei, grande studioso, politico democratico e padre della Repubblica fece nel 1955 agli studenti a Milano. Due emigranti stavano attraversando l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di loro dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte, quando si accorse che c’era una gran burrasca. A questo punto, rivolgendosi al marinaio, domandò: “Ma siamo in pericolo?”. E questo rispose: “Se continua questo mare, il bastimento tra mezz’ora affonda”. Allora lui corse nella stiva a svegliare il compagno e disse: “Beppe, Beppe, se continua questo mare, tra mezz’ora il bastimento affonda!”. Beppe rispose: “Che me ne importa, non è mica mio!”.
Questa storia spiega bene perché dobbiamo superare i personalismi e maturare una visione sistemica dei problemi, c’è bisogno di creare fondamenta comuni che includano le differenze, trasformandole in ricchezza e non in motivo di scontro. La conoscenza dell’altro e dell’ambiente che ci circonda e lo sviluppo sostenibile sono l’unica strada da percorrere, se si vogliono abbattere i pregiudizi favorendo la condivisione di regole e principi comuni. Il terreno migliore per edificare e sostenere il rinnovamento è senza dubbio la scuola che, sebbene bistrattata da decenni, è ancora uno dei pochi elementi di eccellenza di questo Paese e per questo deve essere sempre più supportata nel suo compito fondamentale di formare individui capaci, responsabili tali da esser chiamati cittadini.
“Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere”, così sosteneva Piero Calamandrei. E su queste riflessioni, su cui mi sono volutamente dilungato più del solito, vi invito a leggere la nostra rivista, con i suoi importanti speciali che questa volta ci porteranno in Valle d’Aosta, nel Trentino Alto Adige e nella provincia di Monza e della Brianza, oltre naturalmente al consueto focus sull’agroalimentare, nostro fiore all’occhiello che ormai tutti ci invidiano. Buone feste, buona lettura e arrivederci al prossimo anno.