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arte e cultura di caratura mondiale nel cuore di milano

Palazzo Citterio, fi ore all’occhiello della Grande Brera, segnalato dalla rivista newyorkese “Time” fra i luoghi più belli nel mondo da visitare nel 2025

Uno scrigno prezioso colmo di arte e cultura, valorizzato dall’architettura affascinante del centro storico di Milano è ora conosciuto in tutto il mondo. È la Grande Brera, vero e proprio crocevia di arte, scienza e letteratura che ha preso forma grazie all’apertura di Palazzo Citterio nel dicembre 2024. Questo spazio espositivo ha arricchito ulteriormente l’offerta culturale del polo museale con esposizioni di arte moderna e contemporanea e infinite opportunità offerte da un sistema culturale unico che collega tre straordinarie istituzioni milanesi: la Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio appunto e la Biblioteca Nazionale Braidense. “Sono davvero soddisfatto per questo traguardo, raggiunto grazie ad un lavoro intenso e costante, cominciato il 15 gennaio 2024, giorno del mio insediamento, focalizzando la data del 7 dicembre scorso come obbiettivo finale - dichiara Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera, di Palazzo Citterio e della Biblioteca Braidense - L’apertura di questo edificio ha consentito l’ampliamento della Pinacoteca, coronando il sogno di Franco Russoli di realizzare la Grande Brera, cioè un nuovo modo di pensare l’edificio storico di Brera con l’annesso Palazzo Citterio, un luogo unico con le sue molte funzioni e dotato di una collezione antica e una di arte moderna, tra le più importanti al mondo”.

La dimensione internazionale di questo polo culturale è stata recentemente messa in evidenza anche dall’autorevole e prestigiosa rivista “Time”, che ha inserito Palazzo Citterio e la Grande Brera fra i 30 luoghi al mondo da visitare nel corso del 2025: un riconoscimento davvero importante che colloca di diritto il polo milanese nel gotha degli enti museali a livello mondiale. 

Si realizza quindi l’idea che Franco Russoli, visionario direttore della Pinacoteca di Brera dal 1957 fino alla sua scomparsa nel 1977, aveva denominato “La Grande Brera”. Un sogno lungo oltre 50 anni che finalmente si è realizzato pochi mesi fa, con l’apertura al pubblico del settecentesco Palazzo Fürstenberg, in seguito detto Palazzo Citterio, acquisito dallo Stato nel 1972.

Il pubblico può dunque visitare finalmente uno spazio chiuso per decenni e da poco restituito alla città, un museo dove sono custodite, con un allestimento innovativo, le collezioni Jesi e Vitali, con oltre 200 opere che comprendono capolavori dell’arte italiana e internazionale di autori come Carrà, Morandi, Boccioni, Modigliani, Picasso, Braque, e che è sede, negli spazi completamente riallestiti, di importanti mostre di arte moderna e contemporanea.
“Dopo il mio insediamento, ho avviato un progetto con importanti opere di consolidamento strutturale di una parte dell’edificio, di perfezionamento degli impianti museali, e la realizzazione degli allestimenti in continuità con i restauri della Sovrintendenza  sottolinea Angelo Crespi, direttore generale - Il coinvolgimento di una start-up, che ha collaborato con l’architetto Mario Cucinella, ha permesso di previsualizzare il posizionamento delle opere d’arte e consentire una valutazione in tempo reale degli spazi espositivi. Per far questo, per la prima volta al mondo in un museo, storici dell’arte e curatori hanno potuto usufruire di uno strumento tecnologico innovativo, ossia la realtà aumentata del software Noor. Ora il pubblico può godere ambienti e opere storiche che dialogano con installazioni immersive e strumenti multimediali che trasformano la visita in un’esperienza intellettuale e sensoriale unica”.
 
 
 
 
PINACOTECA DI BRERA 
Milano
www.pinacotecabrera.org 

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