Questione di punti di vista
L’altro giorno, dovendo fare una spedizione via corriere espresso, mi sono sentito rispondere che la tariffa sarebbe stata maggiorata perché, nelle loro tabelle, la destinazione si trovava in un “comune disagiato”. Sono andato a guardarmi la lista di questi comuni e mi sono reso conto che include alcuni dei luoghi più belli non solo d’Italia, ma, per certi aspetti, anche del mondo. Questi paesi sono svantaggiati solo dal punto di vista logistico, ma non certo per altre ragioni: città-monumento come Venezia e la sua laguna, luoghi di incomparabile bellezza come La Maddalena, Caprera, l’Asinara, i comuni sulle isole dell’Elba, di Capri, del Giglio e di Ischia, Favignana, Lampedusa, le varie isole Eolie, ma anche centri situati sulle montagne più affascinanti, per esempio Livigno, Corvara in Badia, Sauris e molti altri. È evidente che possano apparire disagiati per un corriere espresso o per chi ci abita tutto l’anno e magari si deve spostare spesso per vari motivi, ma certamente non per noialtri che tutto l’anno lavoriamo in città e li vediamo, invece, come una sorta di paradiso in terra dove andarci a riposare quando siamo in ferie. Ecco quindi come la qualificazione di un luogo, di un oggetto, dipenda molto dal punto di vista e dal modo in cui lo si racconta, e che tutto è, come sempre, soggettivo e legato alle circostanze. Ma c’è anche un’altra morale che si ricava da questa mia piccola esperienza: tutto ciò che ci piace è anche difficile da raggiungere, ha un suo costo in termini di impegno, di sacrifici, di scelte, e dobbiamo accettare che il bello non sia poi così scontato. E che i soldi, come mi disse una volta il proprietario di un agriturismo con le mani rovinate dalla fatica del lavoro, sono spigolosi a entrare, ma scivolosi a uscire di mano.
GIUSEPPE LAI
Project Manager di ItaliaPiù