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L’alimentazione buona e sostenibile

Da 40 anni Alce Nero rende protagonista una materia prima di qualità che fa bene al pianeta

Uno dei temi più attuali è certamente quello legato alla salute del pianeta, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del comparto agricolo e all’impronta ecologica determinata da tutti i prodotti agroalimentari e dai processi produttivi ad essi legati.

Oggi, per fortuna, sono tematiche all’ordine del giorno, perché nel tempo è maturata una notevole sensibilità su questi argomenti e lo si vede da come stanno evolvendo i consumi alimentari e le richieste del mercato, ma 40 anni fa serviva davvero una sensibilità speciale e una visione capace di superare le logiche del business a qualunque costo. Proprio come è successo ad Alce Nero, la storica azienda precorritrice del biologico in Italia che, sin dagli anni Settanta, è diventata marca di riferimento del settore.

La richiesta che oggi arriva dal mercato è molto precisa e a trainare il successo sempre più evidente del settore Bio è proprio la domanda crescente dei consumatori, che si stanno dimostrando interessati anche ad altre tematiche a esso legate, come la salvaguardia ambientale e la sicurezza alimentare.

In questo contesto, la sostenibilità delle produzioni agroalimentari sta diventando una leva di business da parte di molte aziende, ma c’è chi, proprio come Alce Nero, ne ha fatto prima di tutto una scelta di responsabilità forte verso la terra e verso le persone. Dunque, non come fine per arrivare al successo commerciale, ma prima di tutto come mezzo per cercare di dare un contributo di miglioramento e di responsabilizzazione nel modo di produttore e di proporre cibo, a beneficio sia di chi produce e di chi utilizza, in uno scambio che non può prescindere dalla fiducia e della trasparenza.
“La nostra – interviene Arturo Santini, da un anno presidente di Alce Nero dopo esserne stato vicepresidente – è un’agricoltura fatta di gesti e di stagionalità, di attese e di rispetto dei tempi biologici in una campagna libera da chimica e pesticidi. Una visione e una cultura che accomuna e coinvolge tutti i nostri soci agricoltori e trasformatori e che orienta le strategie aziendali e la nostra stessa mission, dalla coltivazione delle materie prime fino alla commercializzazione di tutti i nostri prodotti. E sono questo atteggiamento e questo profondo senso di responsabilità che nel tempo hanno creato un rapporto di fiducia solido con il mercato e con i consumatori”.
Insomma, la coerenza premia. E Alce Nero in fatto di coerenza produttiva è un vero modello capace di promuovere l’agricoltura biologica e il coinvolgimento diretto degli agricoltori e dei trasformatori come risposta allo snaturamento delle campagne e dei cibi. E oggi lo scaffale dei prodotti biologici firmati Alce Nero è vastissimo, comprende oltre trecento prodotti di uso semplice e quotidiano come la pasta, il riso, la passata e la polpa di pomodoro, verdure, legumi, succhi di frutta, composte, miele e una linea baby di prodotti completamente dedicati alla prima infanzia.

Si tratta dei prodotti più tipici della dieta mediterranea, e non potrebbe essere diversamente visto il profondo rapporto che lega gli agricoltori e i soci Alce Nero al territorio di riferimento, ma anche di una linea di eccellenze provenienti dall’America Latina (cacao, caffe, zuccheri, frutta tropicale) certificati Fairtrade e di una linea Alce Nero Baby Food che ha permesso di elevare ulteriormente il valore percepito della marca oltre a essere diventata subito un caso di successo anche in termini di vendite. Ma le novità non si esauriscono qui e il 2019 ha in serbo nuove iniziative.

“Siamo ormai pronti al lancio della linea di surgelati Alce Nero freddo. Incominceremo con le pizze e gelati e proseguiremo con una serie di prodotti vegetali. Ma, in un’ottica di rafforzamento del brand, svilupperemo ulteriormente anche la linea Alce Nero fresco, inaugurata con una serie di yogurt prodotti con latte (lo stesso utilizzato per i gelati) derivante esclusivamente da vacche allevate in Alto Adige e nutrite per il 75% del loro fabbisogno con fieno, e con una linea di zuppe fresche e di insalate pronte all’uso”. “Tutti prodotti che hanno subito riscosso un giusto interesse e gradimento in diverse catene della distribuzione moderna e che ora – conclude il presidente Arturo Santini – meritano di essere sviluppati e ampliati, nel rispetto delle nostre linee guida, centrate sull’italianità della materia prima, sul rapporto diretto con gli agricoltori, sull’estrema attenzione alla qualità organolettica e nutrizionale”.

Alce Nero è dunque pronta a rafforzare ulteriormente la propria presenza nel settore food sia nella grande distribuzione, dove negli ultimi anni si è assistito a un vero e proprio boom del settore Bio con un’offerta sempre più completa e profonda, sia nei negozi specializzati che per anni sono stati gli unici baluardi di un settore a lungo considerato di nicchia. In un mercato in fortissima evoluzione, che ha visto l’entrata di tanti nuovi attori, incluse le grandi multinazionali dell’alimentare, Alce Nero è pronta a riconfermare una lunga e indiscussa leadership fatta di legami saldi con il territorio e di responsabilità produttiva, culturale e commerciale nel settore biologico italiano e nell’eccellenza nel cibo.

SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)

www.alcenero.com

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