Il futuro dalle proprie radici
A Biella e nei suoi Sacri Monti, per vivere a contatto con la natura e lontani dal caos delle metropoli
Il territorio biellese, ricco di risorse ambientali e storico-culturali, è contraddistinto da elementi di notevole interesse turistico: edifici storici; santuari, le chiese e i Sacri Monti; ricetti e castelli; musei e riserve naturali. Ma importante è anche il patrimonio immateriale delle tradizioni orali e del know-how locale. “Il nostro territorio - sottolinea il presidente della Provincia Gianluca Foglia Barbisin - è una meta ideale per un turismo ambientale, culturale, religioso ed enogastronomico. Dal paesaggio rurale alle presenze industriali, il Biellese ha molte storie da raccontare e da condividere”. Grazie alla varietà dei paesaggi e ad una natura incontaminata, il territorio è un vero paradiso per il turismo outdoor e lo sport, che la Provincia promuove con progetti e iniziative per incentivare una pratica positiva e inclusiva. Qui si trovano la Serra, la più grande morena d’Europa; l’area archeologica della Bessa, gli altipiani della Baraggia, la Burcina con la Conca dei Rododendri, e il giardino botanico di Oropa, da scoprire attraverso itinerari fioriti ed eventi come “Candeloinfiore”. Per quattro anni Biella è stata “Provincia Fiorita” per la percentuale di “Comuni Fioriti” iscritti al concorso di Asproflor. Qui devozione e religiosità hanno lasciato innumerevoli testimonianze, come i santuari, nel cuore della montagna, di Oropa, Graglia e S. Giovanni d’Andorno, collegati da percorsi pedonali e dotati di ricettività. Il complesso di Oropa è riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità, nel sistema dei Sacri Monti piemontesi e lombardi. Dalle montagne si passa a dolci e verdeggianti colline per scendere poi no al lago di Viverone. Una ricca rete di sentieri attraversa incantevoli paesaggi, e ci consente di praticare sport immersi nella natura e scoprire località come Biella (recentemente inserita nel novero delle Città Creative Unesco), il Ricetto di Candelo (nel Club dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club). Il trekking ha i suoi punti di forza nella Grande Traversata del Biellese, itinerario ad anello a quote moderate; l’Alta Via delle Alpi Biellesi, la Grande Traversata delle Alpi e un tratto della Via Francigena, che attraversa i Comuni di Cavaglià, Roppolo e Viverone, oltre a itinerari per mountain bike ed equitazione. Di particolare interesse per rafforzare l’identità storica e culturale delle comunità locali e identificare nuovi processi di sviluppo, è l’Ecomuseo del Biellese, un sistema di 15 cellule, elementi di una rete che si estende sul territorio interpretandone i valori sociali ed economici. Giacimenti di esperienze storiche, le cellule operano come cantieri e laboratori di conservazione e di documentazione di reperti, pratiche tecniche e modelli socio-culturali. Il passato, dunque, per costruire il futuro: un esempio è il Centro Rete Biellese Archivi Tessili e Moda, progetto pilota nato nel 2010 per valorizzare il patrimonio del tessile attraverso la salvaguardia degli archivi, custodi della memoria del “saper fare” di operai, tecnici e imprenditori. “Oltre alla sua tradizione tessile e laniera - dice il vicepresidente Emanuele Ramella Pralungo - il Biellese ha intrapreso un percorso di transizione verso una nuova fase di sviluppo, candidandosi come luogo ideale di residenzialità e turismo a contatto con la natura e lontano dal caos delle metropoli”. La diversificazione del territorio si rispecchia anche nei prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento: i formaggi d’alpe e quelli freschi derivati dal latte delle Pezzate Rosse di Oropa; risi come il Baraggia Dop e il liquore Ratafià. I vini provengono dalle colline della Serra e del Monte Rosa: Erbaluce Docg, Caluso Passito, Canavese Doc, Coste della Sesia Doc, l Bramaterra Doc e il Lessona Doc, ‘vino d’Italia’ voluto da Quintino Sella per il battesimo del primo governo dell’Unità d’Italia.
Provincia di Biella
175.000 abitanti in un territorio costituito da 74 Comuni tra cui, dopo quello di Biella, il secondo per numero di abitanti è quello di Cossato. A suggellare la forte anima naturalistica sono le aree protette: il Parco della Burcina, la Riserva del Sacro Monte di Oropa, la Baraggia e la Bessa. Ma il Biellese è anche terra di santuari: oltre a quello di Oropa, troviamo il santuario di Graglia e il santuario di San Giovanni d’Andorno. Nel 2003 il Sacro Monte di Oropa è entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
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