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Delta Po, fenicotteri nelle Valli di Comacchio. Ph: Pixcube

Appennino Tosco-Emiliano, Po Grande e Delta del Po

Alla scoperta delle Riserve della Biosfera Mab Unesco dell’Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono presenti tre aree riconosciute Riserva della Biosfera nell’ambito del Programma Man & Biosphere (Mab) dell’Unesco, che promuove lo sviluppo sostenibile del territorio: Appennino Tosco-Emiliano, Po Grande e Delta del Po. Aree dove la natura e le comunità che vi abitano si sono plasmati e modificati a vicenda, adattandosi nel corso dei secoli. Grazie a questo riconoscimento, le Riserve della Biosfera ambiscono a diventare laboratori di sviluppo sostenibile, in cui sperimentare attraverso l’educazione, la scienza e la cultura, la ricerca di equilibri dinamici tra l’esigenza di conservare ecosistemi e quella di garantire alle comunità locali qualità sociale ed economie eque. Le tre Riserve della Biosfera disegnano un viaggio tra territori suggestivi e ricchi di storia, tradizioni, produzioni enogastronomiche, attraverso diversi ecosistemi naturali e culturali che ben raccontano questa regione, ecosistemi che dalle montagne scendono lungo il grande fiume e la pianura alluvionale fino ad arrivare alle aree umide e la costa.
 
La Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano
La Riserva della Biosfera Appennino Tosco-Emiliano rappresenta il confine climatico euro-mediterraneo, con il lato a nord caratterizzato da un clima continentale e quello a sud mediterraneo. Queste peculiarità hanno dato vita a rapporti unici tra uomo e biosfera, che nei millenni hanno plasmato il paesaggio. Infatti, il territorio va dal livello del mare alle vette del Monte Cusna e del Monte Cimone, e vi si trova oltre il 70% della biodiversità italiana, con alcune emergenze quali la primula appenninica, il lupo e l’aquila reale. Questo territorio è inoltre culla di eccellenze enogastronomiche con produzioni riconosciute a livello internazionale come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma. L’Appennino Tosco-Emiliano è quindi luogo di cultura con antichi borghi e castelli che si sono integrati con la natura e siti di importante richiamo come la Pietra di Bismantova e i laghi appenninici.
 
La Riserva della Biosfera Po Grande
La Riserva della Biosfera Po Grande si sviluppa lungo l’asta centrale del Grande Fiume e rappresenta l’ecosistema fluviale del Po, un sistema composito di habitat diversi tra loro, dall’alveo del fiume con le sue ramificazioni, le zone umide marginali e le isole fluviali, i boschi ripariali, le praterie igrofile, le aree agricole e di bonifica, che rappresentano la diversità di habitat della Pianura Padana e una cerniera naturale fondamentale, insieme agli affluenti, lungo la pianura fino al delta e tra le Alpi e l’Appennino settentrionale. Il Po e le sue genti condividono da sempre un legame indissolubile che si riflette nel senso identitario delle popolazioni rivierasche e nella storia, architettura, folclore ed economia locali. Il territorio è anche culla di importanti eccellenze culturali soprattutto in ambito musicale come le opere verdiane o l’arte dei liutai di Cremona, di esperienze che sottolineano l’ingegnosità delle comunità per “sopravvivere” ai momenti più duri di piena del fiume: qui è nato il Distretto della Giostra nel rodigino, così come l’enogastronomia con prodotti rinomati come il Culatello.
 
La Riserva della Biosfera Delta Po
La Riserva della Biosfera Delta Po, situata alla foce del Grande Fiume, è il risultato dell’azione del fiume, che nei secoli ha sedimentato i propri depositi alluvionali comportando un lento avanzamento della costa, le cui tracce si leggono nei relitti di cordoni dunosi che riaffiorano nelle aree interne. Al lento progredire dell’opera del fiume si è poi aggiunta quella dell’uomo, che nel tempo ha regimentato le acque e bonificato i terreni. È proprio il lavoro dell’uomo in quest’area che mostra come l’armonia con la natura sia fondamentale per garantire uno sviluppo sostenibile che tenga conto della conservazione delle aree umide e della crescita economicosociale del territorio, garantita dalla lavorazione di un terreno particolarmente fertile e dalla pesca nelle valli dalle quali viene la famosa Anguilla Marinata di Comacchio Presidio Slow Food.
 
 
Regione Emilia-Romagna
Bologna
ambiente.regione.emilia-romagna.it
 

 

 

 

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